Nell’assemblea straordinaria dello scorso 29 aprile 2023, dai delegati delle associazioni parrocchiali, è stato votato il nuovo Atto Normativo diocesano che è stato ritenuto conforme dal Consiglio Nazionale del 18 giugno 2023 con delibera n° 2/2023.
Entra, quindi, ufficialmente in vigore come strumento che regola la vita, l’ordinamento e le funzioni dell’associazione diocesana, facendo riferimento alle norme dello Statuto e del Regolamento Nazionale.
A pochi giorni di distanza dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, arriva l’ennesimo caso di femminicidio. Questa volta è toccato a Giulia Cecchettin, ventiduenne, vittima del suo ex fidanzato, anche lui di ventidue anni.
Con Giulia sono 105 le donne vittime di femminicidio da inizio anno in Italia, e l’anno non si è ancora concluso.
Quello che spaventa è che, nonostante le flebili speranze di un lieto fine, tutti conoscevamo già l’epilogo di questa storia prima che il corpo di Giulia venisse ritrovato, perché non si tratta di un caso sporadico, ma di una storia che si ripete, un copione già visto e sentito tante, troppe, volte.
In casi come questo si arriva ad additare il colpevole come un “mostro” o come un “malato”, ma termini come questi implicano un’eccezione nella società e oramai di eccezione non si può parlare più.
Continuiamo a tenere la testa sotto la sabbia per non aprire gli occhi e renderci conto che la violenza, in tutte le sue sfaccettature, non è più un caso isolato, ma è radicata nella nostra quotidianità e che la violenza di genere non è una rarità, è insita nella nostra cultura.
Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere.
E il potere con l’amore non ha nulla a che fare.
L’amore costruisce, non distrugge, l’amore ha a che fare col prendersi cura dell’altra persona, ha a che fare con la libertà e con l’uguaglianza e c’è un bisogno urgente di educarsi e ri-educarsi a questo.
La violenza va combattuta ogni giorno con l’educazione, con la correzione fraterna, col dialogo, ed è necessario farlo nella scuola, nella famiglia, nella Chiesa…dappertutto. E, in questo, essere accompagnati anche da uno Stato che dovrebbe tutelare i propri cittadini, con campagne di sensibilizzazione e prevenzione, oltre che da finanziamenti a sostegno di queste cause.
Si parla di femminicidi, ma l’educazione alla sessualità, all’affettività, alle relazioni, riguarda tutti senza distinzione di sesso; non possiamo però negare che i dati parlano chiaro: sono le donne a morire in maggior numero e per mano degli uomini.
Non dobbiamo ritenerci fortunate se torniamo a casa sane e salve: vogliamo sentirci al sicuro.
Siamo però tutti responsabili e tutti siamo chiamati, per quello che possiamo, a cambiare le cose.
Non possiamo aspettare che ci sia un’altra Giulia per indignarci ancora, dobbiamo agire per evitare che quel numero spaventoso di vittime continui a crescere sotto i nostri occhi e dobbiamo farlo fin da subito.
Che quel minuto di silenzio istituito nella memoria di Giulia non sia un fermarsi, ma che risulti talmente assordante da essere monito per una rivoluzione culturale.
di Maria Luisa Landolfo
L’Assemblea Straordinaria di Azione Cattolica che ha visto la presenza di circa 167 soci (delegati parrocchiali e diocesani) presso la Parrocchia Vergine SS. del Carmelo in Mesagne, nasce da un bisogno sorto già dalle ultime assemblee elettive parrocchiali terminate nel dicembre del 2020. Analizzando le difficoltà sorte, la Presidenza Diocesana si è resa conto che alcuni passaggi dell’atto normativo diocesano non erano più chiari e alcune situazioni necessitavano di un’interpretazione diversa.
Per questo, importante è stato mettere mano all’atto normativo per studiare nuove o migliori formulazioni di alcuni punti, tentando di far diventare la loro interpretazione più fluida, chiara e scorrevole, agevolando così il lavoro di adattamento nelle realtà parrocchiali. Il lavoro effettivo nasce nel Consiglio Diocesano, convocato nel 2021 subito dopo la fine del lockdown; lì è stata individuata una piccola commissione composta da rappresentati del Consiglio Diocesano, della Presidenza Diocesana e dei Presidenti Parrocchiali, indicando come componenti della commissione per i Presidenti Simona Demitri e Nico Carlucci, per il Consiglio diocesano Giorgio Piccoli e Francesco Carrozzo, per la Presidenza diocesana Francesca De Pasquale, Iolanda Milone e Marco Lanzilao.
La commissione ha dato avvio ai lavori nel gennaio 2022 analizzando articolo per articolo. Questo lavoro è durato tutta l’estate fino ad arrivare a questa assemblea straordinaria che ha portato i soci tutti a sperare di avere un atto normativo rinnovato, chiaro ed efficace per l’associazione diocesana.
Il lavoro effettuato durante l’assemblea straordinaria è stato caratterizzato dalla lettura e discussione di tutte le proposte di modifica, non solo della commissione diocesana ma anche di quelle pervenute dalle parrocchie. L’atto normativo così emendato sarà inviato al Centro Nazionale perché venga approvato dal Consiglio Nazionale, previa verifica della Commissione Nazionale addetta alla revisione degli atti normativi. Solo dopo che il Consiglio Nazionale avrà approvato le modifiche, l’atto normativo diventerà effettivo per la nostra Associazione Diocesana.
A conclusione dell’incontro la presidente diocesana, Francesca De Pasquale, ha ringraziato la commissione per il grande lavoro, il consiglio diocesano e i consiglieri e i presidenti parrocchiali per il grande impegno che ogni giorno svolgono all’interno delle comunità parrocchiali.
Il lavoro del pomeriggio vissuto insieme è sicuramente il frutto di una riflessione profonda che aiuterà tutte le associazioni a “dar forma” alla vita e alle esperienze associative.
Assemblea Straordinaria
La Presidenza Diocesana
Vergine SS. del Carmelo, Mesagne, 29 Aprile 2023
ASSEMBLEA STRAORDINARIA – REVISIONE DELL’ATTO NORMATIVO “QUESTIONE DI STILE”
Siamo soliti pensare che ciò che riguarda le regole, le norme, i regolamenti sia qualcosa di arido, qualcosa di estremamente pragmatico e freddo. Pensiamo che ciò che riguarda la concretezza del lavoro sia accessorio e secondario rispetto alla sostanza della nostra vita associativa. Tuttavia lo spirito che ci ha spinto a intraprendere un lavoro di revisione dell’Atto Normativo diocesano non aveva nulla a che fare con la burocrazia o con sterili legalismi, anzi ci ha spinto la voglia di rendere sempre più agile e lineare la vita delle nostre associazioni. Avevamo davanti i presidenti parrocchiali con i loro dubbi, i consigli che preparavano le liste per le assemblee elettive, le domande circa i passi da seguire e come prepararsi. Avevamo davanti, cioè, i volti e le domande delle persone che si impegnano perché i valori della corresponsabilità e della democraticità fossero appieno vissuti nelle proprie associazioni.
È stata, quindi, istituita una commissione mista che si è presa del tempo per studiare, ascoltare e provare a proporre delle modifiche al nostro Atto Normativo diocesano per renderne più semplice l’attuazione, tenendo presente le difficoltà e i dubbi incontrati in particolare nel vivere lo scorso anno assembleare. Hanno fatto parte di questa commissione, insieme ai membri di presidenza Francesca De Pasquale, Iolanda Milone e Marco Lanzilao, anche Nicola Carlucci e Simona De Mitri come rappresentati dei presidenti parrocchiali; Francesco Carrozzo e Giorgio Piccoli in rappresentanza del Consiglio diocesano. La scelta dei membri della commissione voleva dare uno sguardo ampio al lavoro, coinvolgendo in questa prima fase diversi punti di vista. Si tratta, appunto, solo della prima parte di un cammino di discernimento che coinvolgerà tutta l’associazione poiché l’Atto Normativo non riguarda solo un gruppo ristretto, ma è al servizio del bene di tutte le associazioni parrocchiali e dell’intera associazione diocesana.
La commissione ha elaborato una serie di proposte di modifica che adesso verranno inviate ai consigli parrocchiali per il discernimento e lo studio. Entro la data del 23 aprile le parrocchie dovranno valutare le proposte avanzate dalla commissione e, laddove lo ritengano necessario, elaborare i propri emendamenti per farli pervenire alla stessa commissione, che li presenterà all’Assemblea straordinaria del prossimo 29 aprile ove verranno discusse e votate dai rappresentanti delegati delle associazioni parrocchiali. L’assemblea che è l’organo di maggiore democraticità dell’associazione diocesana, sarà chiamata quindi ad un importante lavoro di discernimento che possa restituire lo strumento pratico per la vita associativa. Al termine di questa fase diocesana, la proposta di revisione così elaborata verrà consegnata al Consiglio Nazionale che ne valuterà la conformità allo Statuto Nazionale e la approverà o rimanderà all’associazione diocesana per ulteriori modifiche. L’augurio è quello di poter fornire uno strumento utile alla vita della nostra associazione per vivere il nostro servizio con rinnovato spirito di fraternità e corresponsabilità.
Carissimi amici,
il 23 aprile 1923 è una data scritta nella nostra memoria associativa: la data di istituzione
della nostra associazione diocesana. In questo anno ci ritroviamo, dunque, a festeggiare
il Centenario della nostra AC diocesana di Brindisi-Ostuni!
È un evento davvero importante, che ci parla di cura delle relazioni e di passaggi della
storia, attraverso intere generazioni che hanno contribuito a rendere la nostra
associazione, quello che oggi è.
L’appuntamento è per venerdì 21 aprile alle ore 19,00 presso l’Aula di culto della
Parrocchia S. Carlo di Gesù, in via Peschiera a Brindisi (presso l’ex Seminario
arcivescovile “Benedetto XVI”).
Saremo accompagnati in questo excursus storico e nella riflessione sui passaggi che
hanno caratterizzato questi cento anni, tra storia e passione associativa, dagli interventi di:
– Paolo Trionfini, direttore dell’ISACEM – Istituto per la Storia dell’Azione Cattolica
– Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Arcivescovile “A. De Leo”
– Francesco Carrozzo, consigliere nazionale SA di AC.
Sono invitati a partecipare i presidenti con i consigli parrocchiali, o comunque le
rappresentanze di ogni associazione parrocchiale.
Pregandovi di fare tesoro di questa occasione, vi abbracciamo,
la Presidenza Diocesana
Gli Auguri della Presidenza Diocesana e del Consiglio a tutti i soci della nostra Diocesi di Brindisi-Ostuni da estendere alle nostre comunità e famiglie.
Io auguro a noi occhi di Pasqua
capaci di guardare
nella morte fino alla vita,
nella colpa fino al perdono,
nella divisione fino all’unità,
nella piaga fino allo splendore,
nell’uomo fino a Dio,
in Dio fino all’uomo,
nell’io fino al tu.
E insieme a questo, tutta la forza della Pasqua!
(Klaus Hemmerle, vescovo di Aquisgrana 1929-1994)
“Dire la vita…la trama delle relazioni nell’ordito della preghiera” (Editrice Ave)… proprio questo è stato il contesto che ha caratterizzato il caffè con i presidenti. Ci siamo fatti aiutare dal testo dell’editrice AVE per vivere al meglio un incontro fraterno, tutto imperniato di Azione Cattolica.
Un invito, una sala parrocchiale, un semplice caffè, un dolce ed è fatto: il momento di condivisione e racconto si è realizzato!
Davanti ad un caffè e in un clima sereno e familiare i presidenti parrocchiali hanno raccontato la loro vita in AC. Hanno raccontato come la responsabilità parrocchiale si sposa con la loro vita e quali i doni che l’Azione Cattolica sta regalando ad ognuno di essi.
Belli sono stati i racconti e bello è stato incontrare i loro volti e le loro storie che nel dialogo si sono intrecciate, riuscendo a ritrovare punti in comune anche tra le realtà distanti tra loro.
Si può essere in tanti modi presidenti parrocchiali, ma uno lo si condivide dal nord, al sud, al centro della diocesi: ogni presidente ha la responsabilità di “dire la vita” di ogni socio, per farne poi esperienza comune.
Nella nostra esistenza di uomini siamo chiamati a DARE LA VITA, ma a questo compito, come cristiani dobbiamo aggiungere la missione bella di “Dire la vita”, guidati dalla Parola che tutto illumina.
“Dire la vita è un’arte, un compito, un dono, un’impresa impossibile, una narrazione mai compiuta” … questo è stato l’augurio consegnato a tutti i Presidenti Parrocchiali dell’Azione Cattolica di Brindisi – Ostuni.
Grazie per il vostro prezioso “SI”…
Con affetto,
Francesca De Pasquale
Nazionalismo, durezze, chiamata, promessa, rinuncia, crisi, rabbia, desolazione, richiesta di aiuto, accoglienza, fedeltà, fiducia, ascolto, rinuncia e amore. Sono queste alcune delle parole che hanno accompagnato la giornata di spiritualità che i soci di Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni hanno vissuto nella giornata di ieri.
A guidare le riflessioni è stato l’assistente diocesano ACR, don Pietro Demita, che ci ha spianato la strada nell’approfondimento della figura di Giona: profeta e custode dalla disarmante di umanità e semplicità.
In questa giornata di spiritualità, la Parola spezzata, l’approfondimento e la preghiera hanno aggiunto un tassello in più al nostro cammino di Quaresima e, ancora una volta, hanno proiettato il nostro sguardo verso la bellezza e la fatica di credere nella promessa d’amore per tutti.
“I LIKE TO PRO_MOVE… per un’AC Consapevole, Partecipata, Protagonista”, questo è il titolo dell’Assemblea Diocesana di Azione Cattolica vissuta lo scorso 18 Febbraio 2023 presso il teatro della Parrocchia “San Vito Martire” di Brindisi. I soci di AC, nel loro appuntamento unitario annuale, hanno riflettuto sul significato della parola “Promozione”, ormai consueta nel linguaggio associativo.
L’assemblea è stata anche l’occasione per incontrare il nostro nuovo Arcivescovo, S. E. Mons. GIOVANNI INTINI, che con cura, delicatezza e amore, ha voluto dedicare uno sguardo fraterno e una parola “paterna” a tutta l’AC diocesana, augurando e pregando affinché ci siano sempre più soci innamorati della Parola ma anche soci coraggiosi, dubbiosi e cercatori del bene espresso attraverso lo stile della missionarietà.
“Mi piace pro-muovere”, intorno a questa dichiarazione di piacere, ADELAIDE IACOBELLI, Responsabile Nazionale dell’Area Promozione dell’Azione Cattolica Italiana, ha donato ai soci presenti una riflessione che ha mosso ancora di più l’impegno in AC verso il bene con la consapevolezza che ciò che si fa e si vive in Associazione è sempre segno di bene e comunione. E’ stata, infatti, la stessa Adelaide a voler sottolineare come in AC non si PRO-MUOVE da soli ma lo si fa INSIEME. La riflessione su una buona promozione associativa inoltre ha toccato i tre punti “chi siamo”, “perchè siamo”, “per chi siamo”, esplicitazione dei tre significati dell’adesione all’AC e del carisma dell’AC: CONSAPEVOLEZZA, PARTECIPAZIONE E PROTAGONISMO. Perchè si promuove solo se ognuno è abitato da un senso comunitario, in quanto da soli non si sta in AC e non si fa l’AC: questa è la consapevolezza di chi si è e della storia che si sta percorrendo; si promuove solo con la partecipazione attiva, presente e coraggiosa che fa diventare ognuno protagonista del tempo e dei luoghi che si abitano, con uno stile fraterno che aiuta a cercare chi è lontano e a valorizzare il compagno e il vicino. “PROMUOVERE” è, conclude Adelaide, l’atteggiamento costruttivo del fedele che, aiutato dalla Parola, diventa un “buon creatore di senso” della sua esistenza e che va a condividere con il resto dell’umanità.
Durante l’assemblea, i soci hanno continuato, inoltre, la riflessione e dividendosi in gruppi di lavoro, con l’aiuto di alcune domande, hanno rappresentato la loro idea di associazione, dando spazio alla creatività. C’è chi ha rappresentato l’associazione attraverso l’immagine di una bussola, chi di un fiocco, chi ancora di coriandoli, e per concludere, c’è stato chi ha voluto rappresentare l’Azione Cattolica definendola “per tutti”. Sì, perché l’Associazione è di tutti, è per tutti e sta con tutti.
Anche la diocesi di Brindisi-Ostuni ha partecipato al Convegno Giovani Adulti di AC “Tieni il tempo”, vivendo giorni intensi e facendo scorta di riflessioni, contenuti, condivisioni e progetti.
Riconosciamo di aver bisogno di tenere il tempo, di custodirlo perché è tempo per contemplare, ma è anche il tempo di camminare insieme con coraggio e audacia, prendendoci cura l’uno dell’altro e della Chiesa tutta, sincronizzando il passo ritmicamente con la certezza che ognuno di noi sarà generativo per sognare e volare insieme.
Monsignor Sigismondi afferma: «Solo tenendo il tempo, di cui è simbolo per antonomasia la freccia – inalterabile nel suo movimento in avanti a senso unico – è possibile crescere nella fedeltà, che inserisce nella scansione del tempo la nozione dell’eternità.»
Grazie all’AC per aver accolto i nostri pensieri e per averci spinto dentro una ricerca che ci proietta verso un percorso da progettare, pianificare e programmare nelle nostre associazioni.
Coraggio allora!!!
