La storia dell’AC diocesana

L’Azione Cattolica Italiana dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni è a servizio della nostra Chiesa diocesana dagli inizi del Novecento. A livello nazionale la Società della Gioventù Cattolica, istituita nel 1867 da Mario Fani e Giovanni Acquaderni e benedetta da Papa Pio IX, nasce con l’intento di alimentare il risveglio religioso dei giovani. A livello locale già intorno al primo decennio vengono a costituirsi i primi gruppi diocesani, sia maschili che femminili.

Il primo segno della presenza dell’AC si riscontra nel 1910[1]  e riguarda la sezione delle donne. Il dato è contenuto in una relazione ufficiale tenuta dalla presidente diocesana dell’Unione Donne Rita Botrugno in un importante convegno tenutosi a Brindisi nel 1959 in occasione del cinquantesimo di vita nella diocesi di questo ramo associativo. Sono passati solo due anni dall’istituzione dell’Unione tra le Donne Cattoliche d’Italia voluta dal Santo Padre San Pio X e concretizzata da Cristina Giustiniani Bandini col fine di associare le donne, senza distinzioni di età, per animare cristianamente il mondo femminile, in analogia con quanto già realizzato in campo maschile. Anima e fondatrice del movimento a livello locale è Clementina de Marzo. 

Nel 1919[2] nasce ufficialmente in diocesi anche la Gioventù Femminile di AC che riunisce le ragazze minori di 30 anni, a un anno dalla sua fondazione a livello nazionale grazie ad Armida Barelli. La prima testimonianza di costituzione di un gruppo della Gioventù Femminile in diocesi è documentata nel “Libro cronistorico della parrocchia della SS. Annunziata”[3] di Brindisi. Dal racconto, redatto dalla giovane Cosimina Penta, risulta che a occupare la carica di prima presidente diocesana di questa nuova sezione femminile è Maria Addolorata Brescia e che solo nel 1923 cominciano a formarsi le prime associazioni di cui diventa presidente Ninetta Passante. 

A Ostuni la prima associazione sorge nel 1919. A guidarla c’è Maria Tanzarella Panese alla quale è affidata la formazione delle giovani e delle donne sia della diocesi di Ostuni sia di Brindisi. Nell’anno 1925 è organizzata a Brindisi la prima Settimana Sociale per l’Unione Donne[4].

I primi segni della costituzione dei rami maschili dell’associazione, l’Unione Uomini e la Gioventù Maschile di Azione Cattolica, sono attestati intorno all’anno 1916[5]. Con certezza è possibile documentare negli anni 1921- 1923[6] a Brindisi la presenza di un circolo di Giovani Cattolici “La Compagnia di San Luigi” – comunemente chiamata i “Luigini” – e di un Circolo Uomini Cattolici “Alessandro Manzoni” di cui è Assistente ecclesiastico don Teodoro Caravaglio, parroco della Cattedrale. Questi due gruppi sono protagonisti nel 1926 di un episodio di violenza causato da «facinorosi fascisti», come accade anche per altri gruppi maschili di AC d’Italia, a causa dei contrasti con le autorità politiche che sfociano nella crisi del 1931[7]. Significativo è anche quanto raccontato in un diario dall’arciprete di Veglie mons. Natalizio Mele: egli ricorda che nella sua parrocchia – dei SS. Giovanni Battista e Irene – l’associazione di Gioventù maschile è stata fondata nel 1925 e che nel 1931 “i dirigenti fascisti locali ingiunsero al parroco di chiudere il circolo”[8]. I contrasti di questo delicato periodo derivano dalla difficoltà di stabilire le competenze circa l’educazione delle giovani generazioni della Chiesa e del Regime nonostante l’art. 43 dei Patti Lateranensi riconosca formalmente “le organizzazioni dipendenti dall’Azione Cattolica Italiana al di fuori di ogni partito politico e sotto l’immediata dipendenza della gerarchia della Chiesa per la diffusione e l’attuazione dei principi cattolici”. La situazione degenera nella primavera del 1931 con lo scioglimento dei Circoli di AC, ma nello stesso anno si giunge ad un pacifico accordo garantendo all’AC il proprio fine spirituale e religioso.

Fino agli anni Trenta la documentazione archivistica è piuttosto discontinua sia a causa della Prima Guerra Mondiale, sia a causa dei problemi già citati. Tuttavia nel 1935 è presidente diocesano della Gioventù maschile il rag. Roberto Guadalupi e nel 1936, in una lettera di don Daniele Cavaliere datata 22 maggio, si legge di una messa di suffragio in memoria di Amerigo Scafoletti (già presidente dell’Unione Uomini).

Tra le figure che più hanno contribuito alla nascita e alla costituzione di tutti i rami dell’AC, compresa l’Associazione Fanciulli legata all’Unione Donne nata nel 1926[9], è l’Arcivescovo Tommaso Valeri ofm[10]. Dal Diario personale emerge chiaramente il desiderio, lo sprone e la fatica del Vescovo nel promuovere questa forma di apostolato laicale in ogni comunità e, sempre dai suoi appunti personali, è possibile rintracciare la data di costituzione ufficiale della prima Giunta diocesana dell’AC in tutte le sue componenti nella diocesi brindisina: il 10 Aprile 1923[3]. Nella Giunta, oltre alla figura dei presidenti e degli assistenti, figurano i direttori dei Segretariati della Cultura, della Scuola, della Moralità, dell’Azione sociale.

Insieme a mons. Valeri meritano di essere menzionati il Vicario generale Tamborrino e il segretario particolare del Vescovo padre Domenico Bacci ofm. Quest’ultimo ricopre per diversi anni l’incarico di assistente ecclesiastico ed è figura carismatica all’interno dei gruppi[12].

Dagli anni Quaranta agli anni Settanta è Rita Botrugno figura di spicco all’interno della vita associativa ed ecclesiale. Cura per molti anni il Movimento dei Fanciulli cattolici affidato alla cura delle donne cattoliche. La sua opera di educatrice incide nelle coscienze di molti fanciulli che con gratitudine ne ricordano ancora la significatività nella loro vita. È anche presidente della Unione Donne fino al 1970, anno in cui entra in vigore il nuovo Statuto e i rami dell’Associazione sono unificati.

Nella diocesi di Ostuni in questo periodo storico sono da ricordare Sofia Tanzarella e Addolorata Pomes per i rami femminili e per l’Unione Uomini Alfredo Giovene e Mario Zaccaria. Per comprendere l’articolazione delle associazioni a livello parrocchiale, è esemplare richiamare l’attenzione sui documenti che riguardano la nascita dell’associazione a Locorotondo. La Gioventù Maschile nasce ad opera di un giovane sacerdote don Rocco D’Alò. Analizzando la struttura associativa sono menzionati: il gruppo rurale, il gruppo FUCI, il gruppo operaio. A tutti i soci compete l’impegno formativo e il servizio di animare la liturgia, la vita sociale e politica del paese: le settimane di ritiro, la catechesi sistematica ed i ritiri di “perseveranza” nutrono la vita di questi giovani che nel servizio alla parrocchia e alla città scelgono di raggiungere tutte le famiglie che vivono nelle campagne. La storia dei gruppi del resto della diocesi è abbastanza sovrapponibile per articolazione, servizio e stile formativo.

Questo percorso articolato in quattro rami coordinati dalla Giunta si conclude con il Concilio. Nel 1970 ha inizio il cammino associativo post-conciliare, l’associazione viene unificata sotto la guida di un unico presidente. Sono questi gli anni del fermento conciliare della democratizzazione; sono anni di grande lavoro e grande impegno che ad Ostuni sono contrassegnati dalla guida di Tonino Marseglia e a Brindisi di Luigi De Tommasi. La storia delle due associazioni cammina parallelamente fino al 1989 anno dell’unificazione delle due presidenze a seguito dell’unificazione delle due diocesi il 30 settembre 1986, mentre è arcivescovo Mons. Settimio Todisco. Il primo presidente diocesano unitario è Giancarlo Canuto. Il resto dell’esperienza associativa è storia recente e coincide con la vita di molti di noi. Dopo l’episcopato di Mons. Rocco Talucci, oggi il cammino associativo continua con la guida pastorale di S. Ecc.za Mons. Domenico Caliandro.

Attualmente l’Archivio dell’AC diocesana è custodito presso la Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” di Brindisi.

Francesco Carrozzo


[1] Archivio Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni (AACBr), Unione Donne aa.1910-1930, b.1, fasc.1.

[2] Ivi, b. 2, fasc. 1. La fotocopia della pagina del bollettino dell’Unione fra le donne cattoliche d’Italia del 15 Maggio 1919, che riporta la cronaca della fondazione della Gioventù femminile dell’A.C. in diocesi, è stata fornita al dr. Luigi De Tommasi per l’Archivio di Azione Cattolica di Brindisi da suor Maria Auxilia Cassano o.s.b., direttrice della Biblioteca “San Benedetto” di San Vito dei Normanni con lettera del 4 dicembre 1996.

[3] Archivio Santissima Annunziata Brindisi, b. 1, fasc. 5, a. 25 giugno 1958. 

[4] Bollettino diocesano “Il Faro”, n. 8 (a. novembre 1925), 6.

[5] AACBr, Gioventù Italiana di Azione Cattolica, Gioventù Maschile, b.1, fasc. 1, a.a. 1916- 1942.

[6] Ibidem.

[7] Ivi, b. 1, fasc. 2 bis.

[8] Ivi, b.2, fasc. 1.

[9] AACBr, Unione Donne, b. 1, fasc. 3.

[10] Novantasettesimo vescovo sulla Cattedra di San Leucio. Fa il suo ingresso nella città di Brindisi il 21 agosto 1910 ed il 26 agosto in Ostuni. lascia il governo della diocesi nel 1942. 

[11] Archivio Frati Minori Firenze, Diario 1911-1935 II – Y – 2, f. 248. Il gaudio del vescovo è appuntato a margine: “Speriamo si faccia qualcosa davvero! È tanto che si aspetta”.

[12] DOMENICO BACCI, Sprazzi di lontane reminiscenze di un ex cappellano militare delle guerre 1915-18 e 1940-45, Quaderni della Biblioteca n. 15, giugno 1986, 66.